Il TLT a tappe
1947 – Trattato di pace con l’Italia, con esso la 16a risoluzione con la quale nasce il Territorio Libero di Trieste
1954 – Il Memorandum di Londra affida l’amministrazione civile provvisoria della zona A all’Italia e della zona B alla Jugoslavia
1975 – Il Trattato di Osimo è sottoscritto da Italia e Jugoslavia, che stabiliscono un confine tra territori che non possiedono, violando così il Trattato di Pace
1987 – L’Italia richiede la registrazione del Trattato di Osimo all’ONU, dove viene aggiunta al documento la pagina 0, che specifica che l’accordo bilaterale sarà nullo qualora contrario a quanto previsto dal Trattato di Pace
2013 – Più di 8.000 cittadini del TLT scendono in piazza a manifestare per l’indipendenza del territorio
2022 – La Corte di Cassazione, dopo aver affermato difetto di giurisdizione, sostiene in maniera apodittica le note (e smentite) tesi del vecchio rettore dell’università Cammarata, per il quale “il TLT giuridicamente non è mai esistito e non esiste”, cosa ampiamente propagandata dai giornali nazionali come “pietra tombale sull’intera questione”. Ma le cose non stanno affatto così.
Estensione territoriale
L’attuale zona A del Territorio Libero di Trieste si estende su tutto il territorio cittadino sino ai confini con l’Italia nei pressi della cartiera Burgo e con la zona B, attualmente in stato di occupazione amministrativa e militare illegale da parte delle Repubbliche di Slovenia e Croazia. Confina inoltre con la Repubblica di Slovenia nei pressi di Gorjansko e Fernetti.