CONTRO LA REPRESSIONE DI STATO! SOLIDARIETÀ A DARKO E A TUTTI I COLPITI!
Trieste, essendo stata la città simbolo della protesta contro il Green Pass, è una realtà che sta continuando (a ben più di due anni dai fatti in questione) ad essere testimone di nuovi procedimenti penali avviati contro persone che, ai tempi, furono presenti e attive nella piazze e nelle strade cittadine per manifestare la loro contrarietà alle misure infami e liberticide imposte dal governo del banchiere Draghi.
Apprendiamo infatti che in un nuovo “pacchetto” di indagati per fatti svoltisi in centro città nel novembre 2021 (non molto tempo dopo che le forze italiane d’occupazione sfoggiarono il loro valore, violando il porto franco internazionale e aggredendo persone comuni e inermi con manganelli, lacrimogeni e idranti), nell’ambito di una manifestazione contro il Green Pass, risulta essere iscritto, con una notizia di reato alquanto ridicola e degna di un regime totalitario, il nostro amico e compagno di lotta Darko.
La prima cosa che diciamo è che noi, Fronte della Primavera Triestina, esprimiamo la nostra piena solidarietà a tutti i colpiti dalla repressione giudiziaria volta a soffocare il movimento spontaneo No Green Pass e i suoi aderenti, qui a Trieste come altrove. La questione, aldilà delle apparenze, non è affatto finita con lo scadere del certificato verde. Gli apparati di Stato continuano infatti nella loro opera punitiva ed intimidatoria.
Ci auspichiamo che questi e gli altri casi analoghi non passino in sordina, che se ne parli, che si sappia ciò che accade e che ci si mobiliti in solidarietà ai colpiti, troppo spesso abbandonati a loro stessi, e per rivendicare la fine di questa odiosa persecuzione perpetrata dallo Stato italiano.
Ovviamente a Darko rivolgiamo un’attenzione speciale, essendo un amico militante che non solo ha condiviso con noi le istanze No Green Pass ma che è con noi in prima linea per la causa del Territorio Libero di Trieste. Per questo suo deciso attivismo egli è entrato nel mirino degli organi repressivi della piovra burocratica tricolore, che infatti si sono ripetutamente accaniti su di lui sfruttando spesso e volentieri pretesti assurdi. Darko deve infatti avere a che fare con diversi procedimenti penali in piedi a suo carico, situazione che mette a rischio la sua stessa condizione di libertà.
Noi non intendiamo lasciarlo solo e comunichiamo che siamo disposti a sostenerlo come potremo.
Chiediamo a tutti i nostri amici e sostenitori di fare altrettanto, abituandoci a fare rete e restare saldi di fronte a questi attacchi, esprimendo la doverosa solidarietà e combattendo il cappio soffocante imposto dallo Stato italiano che, per noi e, de iure, pure per il diritto internazionale, non è altro che un’entità usurpatrice.
Specifichiamo una vicinanza particolare anche al Coordinamento No Green Pass e Oltre di Trieste, realtà con la quale siamo stati spesso fianco a fianco e che anch’essa si ritrova ad avere molti militanti colpiti.
Per finire denunciamo il clima sempre più intollerante e liberticida imposto dalle autorità italiane su tutta la penisola. Lo Stato di Roma ha sdoganato l’utilizzo di regimi detentivi speciali e disumani contro detenuti politici, e qui il riferimento è al 41Bis; il diritto a manifestare viene sistematicamente compromesso dalle interdizioni a manifestare in piazze e centri storici; sistemica è l’applicazione di leggi e strumenti normativo-repressivi, alcuni di recente introduzione ed altri introdotti in era fascista e mai abrogati, utili a impedire la libertà di espressione e a castigare il dissenso; frequente è il ricorso a strumenti di coercizione fisica da parte delle forze di polizia, così come alla violazione della propria riservatezza e privacy attraverso infiltrazioni, videoregistrazioni e intercettazioni; incessante è l’opera di pressione e repressione legale. Queste cose citate sono solo la punta di un iceberg che va arginato e combattuto nell’interesse di tutta la popolazione, monitorata e sorvegliata da un formidabile apparato di controllo al servizio dei centri di potere nazionali e sovrannazionali, pronto a colpire qualora qualcuno o qualcosa si muova contro le loro trame.
Questo a maggior ragione ora, in un periodo storico tesissimo e drammatico dove le popolazioni sono strette nella morsa della crisi economica, del peggioramento delle condizioni lavorative e di vita e della minaccia di un grande conflitto globale, generato e alimentato dalle deliranti politiche del febbricitante occidente e delle sue istituzioni assassine come la NATO.
Invitiamo dunque tutti a realizzare la gravità dei tempi e, oltre a esprimere la solidarietà alle vittime di questo sistema oppressivo, ad agire e mobilitarsi per invertire la rotta e per conquistarci un mondo più giusto e libero.
Noi cercheremo di fare il nostro, certi che la causa del Territorio Libero di Trieste possa essere un piccolo tassello capace di inserirsi nel mosaico coerente di una lotta di liberazione più ampia e generale, che deve appartenere ed essere combattuta da tutti i popoli e da tutti gli esseri umani, mai così schiacciati e minacciati come in questi drammatici tempi.
Solidarietà a Darko! solidarietà ai colpiti!
Per un porto libero, un territorio libero e per una umanità libera!