AL POPOLO SARDO E ALLA SUA MOBILITAZIONE LA NOSTRA VICINANZA E SOLIDARIETÀ!

Solidarizziamo e sosteniamo la mobilitazione dei sardi in difesa della loro bellissima terra contro lo scempio ambientale delle pale eoliche

 

Negli scorsi giorni abbiamo appreso della mobilitazione di parte della popolazione sarda contro la creazione nella loro terra di maxi parchi eolici, devastanti sul piano economico come su quello paesaggistico e ambientale.

Con la scusante della “transizione energetica” l’isola è stata messa nel mirino delle multinazionali dell’eolico e dalle interessate volontà di trafficanti coperti e spalleggiati dallo Stato di Roma.

In risposta a questi piani deleteri, tra le tante attività e manifestazioni, alcuni Sardi hanno istituito un presidio fuori dal porto di Oristano, luogo nel quale vengono fatti sbarcare i mostri eolici (che installati raggiungono un’altezza anche di 240 metri), tentando così di bloccare il trasferimento delle pale nella loro terra natia.

Siamo stati informati che la reazione delle forze statali italiane, con un tipico approccio di stampo coloniale, è stata celere ed ha portato allo sgombero poliziesco del presidio al porto (porto che è stato militarizzato e blindato da una spropositata schiera di gendarmi) e pure alla denuncia di una dozzina di manifestanti.

Dalla nostra Trieste ci teniamo a manifestare ai fratelli sardi la nostra vicinanza alla loro causa, la nostra solidarietà ai colpiti dalla repressione tricolore e il nostro sostegno alla loro lotta, che noi auspichiamo possa continuare e portare i Sardi alla vittoria.

Noi, illegalmente occupati dall’Italia dal 1954 (dopo aver già passato anni sotto l’occupazione militare angloamericana), sappiamo cosa significa vedere la propria terra calpestata e rovinata. Ne sono una prova le numerose discariche abusive che proliferano nel nostro territorio nel totale disinteresse, se non addirittura con la complicità, delle autorità italiane. Ne è una prova il folle progetto dell’Ovovia, un mostro ambientale e paesaggistico che ora si vuole costruire a Trieste, contro il volere della maggioranza della popolazione locale.

Noi, testimoni dei fatti dell’ottobre 2021, sappiamo bene cosa significa la violenza poliziesca, uno sgombero di un presidio e la militarizzazione di un porto (e di una città). Purtroppo sappiamo anche cosa significa la repressione legale, avendo molti amici e compagni sotto processo per le mobilitazioni No Pass come per la militanza politica pro TLT. Il Fronte della Primavera Triestina stesso ha due militanti messi nel mirino dalle forze della burocrazia italiana.

Che sappiano dunque i Sardi che anche dalla lontana Trieste la loro lotta è sostenuta e ammirata!

Che essi non lascino che la loro terra, già criminalmente occupata, sfruttata e avvelenata dalla NATO (che usa l’isola come il suo poligono), venga ulteriormente rovinata e assoggettata agli interessi dello Stato di Roma, delle multinazionali e dei correlati disegni imperialistici (che comprendono pure le cosiddette “agende green”).

Sardigna libera!

Territorio Libero di Trieste, 20 luglio 2024

Fronte della Primavera Triestina

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4 Risposte a “AL POPOLO SARDO E ALLA SUA MOBILITAZIONE LA NOSTRA VICINANZA E SOLIDARIETÀ!”

  1. Grazie amici triestini
    l’associazione di fatto, di uomini e donne liberi di SaDefenza
    consapevoli della dura lotta che abbiamo davanti , una battaglia con le multinazionali del green deal
    cui la UE finanzia con il PNNR assegnando loro denari tratti dalle tasse che pagano i cittadini UE, ed espropriando terreni fertili che se non liberati diverranno sterili, così per le pale eoliche e la speculazione energetico finanziaria cui stiamo subendo:
    Come sapete il tutto parte dal decreto del vile affarista Draghi , a cui la presidente della regione sardegna faceva da viceministra e che oggi si giustifica dicendo che lei non sapeva.. e non immaginava lo scempio cui hanno gettato la Sardinya.
    Sempre più consapevoli che solo l’autodeterminazione dei popoli potrà dare la svolta necessaria a gettare a mare questi speculatori , continuiamo la nostra battaglia con tutte le armi a nostra disposizione dalla movìbilitazione dìsociale ai ricorsi giudiziari allae denunzce e gli esposti alla Procuradella Repubblica… la nopstra determinazione per lil giusto ed il vero non bverrà mai meno
    Sarinya liberat indipendenti

    SaDefenza

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